martedì 1 dicembre 2009

Recensione La Maschera di Cera

Signori e signore, oggi si cambia genere.
Passiamo ai film comici :D

Ah, dite che non è stato creato come film comico? Strano, a noi ha fatto ridere più di Mr. Bean!

Magari all'inizio un minimo di credibilità poteva anche avercelo, ma quando è comparsa Paris Hilton tutto è andato a puttane.
Letteralmente.

Sappiamo cosa state pensando, ma siamo costretti a contraddirvi: No, non è Paris la Maschera di Cera!!!!!


E' talmente risaputo quanto lei sia una signora che basta che si chini a raccogliere delle chiavi in macchina che già tutti (noi compresi) erano lì ad immaginarsi un signor chinotto.

Che peraltro ci raggiunge due scene dopo.

Il suo è un dono signori, e se è vero che da grandi poteri derivano grandi responsabilità, ora capiamo perché più o meno se la sono girata tutti.

Tanto per non fottere parti da non aprite quella porta ci sono un gruppo teen-fuckers che devono andare ad una partita. Ovviamente una delle macchine ha un problema proprio mentre sono, avete presente Inculandia, ecco la seconda girate a destra e poi...
Beh, chiunque si fermerebbe in mezzo ad un campo con di fianco un bosco che emana un allegro fetore di carogne. *D*

Ovviamente i nostri decidono di muoversi e di andare a cercare rifornimenti e assistenza in un vicino paese (che lontano dieci miglia si capisce essere la cosa più finta al mondo dopo Disneyland e i capelli di Silvio) che casualmente ha un benzinaio.
Evvabbeh, fin qui è trito e ritrito ma non ancora comico (Hilton a parte che è sempre un bel vedere, ma che per il solo motivo che inspiegabilmente piazza la sua scena immotivata in intimo).

Ne ha fatta di strada dopo One Night in Paris! Ora sa che esistono i preliminari!

Il simpatico benzinaio, se paragonato a Charles Manson, ne perde in grazia e fiducia, e per la cronaca dopo venti secondi inizia già a seccare i primi incauti (o dovremmo dire imbecilli). Gli altri invece continuano ad aggirarsi per la città e ci mettono all'incirca mezzo film a capire che in città non c'è nessuno tranne manichini di cera.
Molto verosimili.
Chissà perché... -.-"

Dopo all'incirca dieci uccisioni i protagonisti realizzano che i manichini di cera non sono semplicemente di cera (certezza ottenuta con la semiscarnificazione di uno degli ebeti incerati di fresco).

Capiamo quindi, tramite flashback decisamente privi di senso, scene di cerificazione e cazzate simili che ci sono due assassini, il benzinaio ed un altro psicopatico cum mascherae che ama creare statue delle persone che gli passano di fianco... Ma trovarti una ragazza?
Tia: eh, dopotutto la Playstation non c'era a quei tempi...
Bruce: guarda che nel 2005 c'era la due, di play...
Tia:... ah

Vabbeh, i nostri tentano un patetico salvataggio di loro stessi e degli ex loro amici ormai candeline finchè non assistiamo alle due scene migliori di tutto il film: la morte di Paris per impalamento (eh, questo non l'ha preso dove piace a lei) e il salvataggio di Carly da parte di Nick.

Tia:" ma si, è la classica scena in cui lei cerca di avvertirlo, ma il killer lo ammazza subito dopo, in maniera stra splatter....

After this scene...

Tia:" ehm....Bruce...puoi passarmi delle mutande pulite?...credo di avere avuto un orgasmo!" *O*
Bruce:" NO... Ti si è solo sciolto il cioccolato bianco in tasca!!" ò.ò
Tia: "Ah.....però la scena era figa lo stesso!!" :D

In rapida successione abbiamo anche la conclusione più stupidamente kitch del cinema contemporaneo, moderno, antico, paleolitico, futuro ecc ecc:
i "cattivi" non solo amano incerare la gente, ma vivono in un museo completamente di cera che i due fratelli sopravvissuti (non sempre ne rimane uno solo, anche se speravamo che al contrario non ne sopravvivesse manco uno, regista compreso) dopo una patetica lotta danno alle fiamme.
Il museo si scioglie completamente, lasciando imprigionati i cattivi nella cera fusa e quindi candidati per la candela di Natale dell'anno.

E qui uno si augura tutto finisca, specialmente i nostri tormenti.
E invece no, chissà come mai tutti i registi più perfidi non si accontentano di averti rubato i soldi del biglietto e il tempo del film, no, vogliono continuare a tenerti là, sempre là, il film non finisce più.

I nostri quindi dopo essere scappati dal "massacro" vengono raccattati dall'unico sfigato che sembra popolare quel posto e portati all'ospedale/alla polizia.

I poliziotti li informano che la città è disabitata da una decina di anni oramai (grazie al cazzo, di rado i censimenti tengono conto delle candele) e che addirittura non compare più nemmeno sulle mappe.

I poliziotti inoltre informano i due ragazzi che i "Fratelli Cerini" non erano due bensì tre.

E qui altro colpo. Di scena? No, allo stomaco.
Il tipo sfigato che li ha portati li coccola affettuosamente il cane che prima apparteneva al fratello benzinaio.

Bello eh?
No, perché probabilmente avete visto anche voi i nostri cgln (versione politically correct) rotolare dalle vostre parti, dovunque voi abitiate.

All'inizio è un film comico di discreta riuscita :D

Il finale invece ha lo stile perverso e snervante del "è finito? ma anche no!"

Insomma, se volete perdere tempo trovatevi qualcosa di meglio da fare, ad esempio saltare sui parcometri a gambe aperte come faceva il buon Johnny :D

Saluti e baci da

Gli scossi Bruce e Ichy

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