venerdì 27 novembre 2009

Recensione C'Era una Volta in Messico


Già trovare un inizio davanti a questo film è abbastanza difficile: abbiamo attaccato a sghignazzare già prima dei titoli di testo.

La scena della chitarra che spara è troppo anche per essere smentita dieci secondi dopo!!
Per non parlare dell'entrata in scena di Salma Hajek.

E qui iniziamo il discorso cast: come spendere un budget immenso anche se non c'è una minima trama? Chiamando Iglesias figlio a fare l'attore (con risultati assolutamente indegni ovviamente). Poi è un brulicare di stelle holliwoodiane che nemmeno ai party di Paris Hilton: uno non fa a tempo a realizzare che c'è Rourke che schiatta, la Mendez sembra un qualsiasi personaggi non americano di Platoon, ovvero compare, dice due battute, tira le cuoia. Citazione a parte per Willem Dafoe: chi è il cretino che ha pensato bene di far di lui un narcotrafficante messicano? Probabilmente lo stesso pirla che ha deciso di farne un omosessuale in the Boondock Saints (film che però a parte questo è di tutto rispetto). Ridicolo.

Ma parliamo della "trama".
Un narcos paga un generale per far cadere il governo. Un nonsisabenecosa della CIA paga dei mariachi per impedire la cosa.
El Mariachi è spinto da sentimenti di vendetta (gli hanno ucciso la figlia e la moglie) ad uccidere il narcos. Sarà tipo la terza coppia di moglie e figlia che gli ammazzano in tre film, a sto punto datti al celibato.

Trama originale.
Priva di clichet.
Priva di senso.

Ci vorranno all'incirca dieci minuti perché di questa lineare e banale trama non rimanga più nulla.
Primo flashback: Banderas devasta un locale con una Ibanez elettrica.
Non è vero. Il locale lo devasta a colpi di pistola.
Oooook, molto bene.
Ci piacerebbe sapere come mai il barista continua a portare avanti ed indietro il bancone ma è già tanto aver capiro la scena, e quindi non ci va di fare gli avidi.
Entra in scena Salma.
Che sembra uscita dieci secondi prima dal preparatore atletico di La Tigre e il Dragone.
E poi caos, il generale sopracitato sopravvive ad una fucilata al cuore, gente che vola, i nostri che non vengono nemmeno graffiati, Bruce che russa...

Il flashback finisce e noi ci ritroviamo seduti a tavola con Johnny Depp (altra genialata del casting director) che contratta non si sa bene quale informazione (e figurati se lo si saprà mai) ad un non ben definito pirata messicano (mancava solo il dannatissimo pappagallo).
E di nuovo nonsense, CIAman secca un cuoco per riportare l'equilibrio (si vede che pesava troppo), si va a rapire El nel suo villaggio in cui tutti producono chitarre che però non vendono a nessuno dato che nessuno è lì per comprarle (manuale di economia per coglioni), si vede un sosia del narco che in tutto il film servirà per circa venti secondi (da morto), e chi più ne ha più ne metta.
Tutto il resto è una serie di collegamenti, scene d'azione, flashback, privi di senso e completamente decontestualizzati (in parole povere se ne può fare a meno e volentieri se ne farebbe!) che cercano di rendere il film epico mantre invece risulta solo stupido, un po' come se facessimo una saga epica riguardo Winnie The Pooh che munge le api (si, lui le munge).

Ma torniamo a noi. O anche a chiunque volete che torniamo, per noi non è un problema.
Verso il finale dobbiamo darvi un'avvertenza se vi siete affezionati ad un personaggio mettetevi l'anima in pace: nel 90% dei casi non vedrà la fine del film (e fortunato lui).

Nel casino totale possiamo ricordare: l'utilizzo di custodie come armi (lanciafiamme e bomba telecomandata degna dei peggiori BomberMan) che peraltro alla fine tornano a contenere gli strumenti, una sommossa popolare in cui una che sembra la nonna di mia nonna impugna due bazooka travestiti da colt che fanno volare via soldati, un Willem Dafoe deturpato in volto e che non si vedrà più, un CIAman a cui non si sa bene per quale motivo vengono cavati gli occhi (con un trapano, che notoriamente cava) che diventa istantaneamente il gemello figo di Devil, inventaunastronzataqualunquetantopuoistarsicurochesecerchibenelatrovi, eccetera eccetera eccetera. Si, ci sono anche tre eccetera travestiti da pirla che... Ah, no, quelli erano Banderas, Iglesias e Leonardi, scusate.

Appunto viene preso Devil come controfigura nel film, quando Depp privo di occhi duella con due scagnozzi. Posto che effettivamente non è impossibile orientarsi come gli strellipipi, mediante suoni, però generalmente uno che fino a dieci minuti prima gli occhi li aveva non sviluppa certe capacità. Si vede che l'ha morso un cieco radioattivo quando era piccolo.
E dire che questa teoria in Karate Kid IV sembrava meno idiota.

Fantastica poi la fine del film in cui una pistola a canne mozze prima tronca le gambe del generale cattivo, poi senza che debba minimamente abbassarsi a fare cose stupide come ricaricarla, Banderas gli spara anche in testa, e stavolta il foro è millimetrico...
Cazzo, la vogliamo anche noi la pistola Black & Decker che cambia il calibro a seconda del lavoro che deve fare.

Fine

E davvero il film finisce così, non è una presa per il culo!
Praticamente sopravvivono integri due personaggi, i quali non si sa cosa faranno. Probabilmente scappano in previsione delle critiche, o semplicemente fuggono prima che Rodriguez decida di farne un quarto, non lo sappiamo.

Consigliamo questo film, comunque, a tutti coloro che hanno il desiderio di sapere cosa si prova ad esclamare ogni quattro minuti e mezzo "Non ci credo!" piegati in due dalle risate.

Arrivederci a tutti da


Gli scossi Bruce e Ichy

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